Argomenti correlati
Il telelavoro è una forma di lavoro svolta al di fuori dell'azienda ma, al contempo, funzionalmente e strutturalmente collegato ad essa grazie all'ausilio di strumenti di comunicazione informatici e telematici.
Gli elementi caratterizzanti questa tipologia di lavoro sono:
la delocalizzazione dell'attività lavorativa;
l'interconnessione operativa, resa possibile dall'impego di teconologie dell'informazione e della comunicazione che consentono una piena comunicabilità tra la sede dell'azienda ed il luogo in cui viene svolta la rpestazione di lavoro;
la flessibilità della modalità di esecuzione della prestazione che si caratterizza per l'autonomia del lavoratore a distanza.
Manca, a livello legislativo, una disciplina quadro del telelavoro essendo, la relativa normativa rimessa alle intese negoziali delle controparti collettive.
Risponde ai principi generali dell'ordinamento giuslavoristico, il fatto che il telelavoro possa essere oggetto di un rapporto di lavoro subordinato o autonomo; a livello meramente descrittivo possono distinguersi le figure del telelavoratore imprenditore, autonomo, parasubordinato, subordinato, subordinato a domicilio ai sensi della legge n. 877/1973 e subordinato tout court ai sensi dell'art. 2094 c.c.
Nell'ambito del telelavoro di tipo subordinato, l'integrazione della prestazione nell'organizzazione aziendale si realizza attraverso un coordinamento informatico e telematico che consente al telelavoratore di espletare le proprie mansioni come se fossero svolte all'interno dell'azienda.
Al fine di incentivare il ricorso al telelavoro, infine, la legge n. 183 del 2011 ha previsto che tale modalità di esecuzione della prestazione lavorativa poss essere utilizzata:
per adempiere agli obblighi di assunzione ex legge n. 68 del 1999;
per l'assunzione di lavoratori in moblitià.
|