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La natura e le funzioni della caparra confirmatoria |
La caparra confirmatoria di cui all’art. 1385 c.c. è la somma di denaro o la quantità di cose fungibili che, al momento della conclusione del contratto, una parte dà all’altra con l’accordo che, in caso d’adempimento, la caparra sarà imputata alla prestazione dovuta o restituita. Essa va distinta dalla caparra penitenziale che ha la funzione di corrispettivo del diritto di recesso previsto a favore di una o di entrambe le parti.
La caparra confirmatoria ha una funzione di garanzia dell’adempimento, di autotutela e di preventiva liquidazione del danno. Secondo la giurisprudenza e la dottrina, il recesso di cui all’art. 1384 c.c. rientra nella generale fattispecie della risoluzione per inadempimento, della quale condivide la disciplina codicistica. L’inadempimento che legittima il recesso deve essere, in tale prospettiva, imputabile e di non scarsa importanza avuto riguardo all’interesse dell’altra parte, il recesso potrà essere domandato anche se si è agito per ottenere l’adempimento mentre non si potrà chiedere l’adempimento se si è esercitato il diritto di recesso. Con una recente pronuncia delle Sezioni Unite, è stato poi posto in rilievo il rapporto di alternatività esistente tra la domanda di recesso e quella di risoluzione dacchè la domanda avente ad oggetto la caparra confirmatoria esclude la possibilità di chiedere il risarcimento del danno integrale mentre la scelta di domandare la risoluzione del contratto ed il risarcimento del danno obbliga alla riconsegna della caparra.
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