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art 5 c.c. |
ART 5 CC
Atti di disposizione del proprio corpo.
Gli atti di disposizione
del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente
della integrità fisica, o quando siano altrimenti contrari alla legge, all'ordine
pubblico o al buon costume [1343, 1418; 579 c.p.].
LA GIURISPRUDENZA RILEVANTE
Cassazione civile
sez. I 16 ottobre 2007 n. 21748
Il consenso informato costituisce, di norma, legittimazione e fondamento
del trattamento sanitario: senza il consenso informato l'intervento del
medico è, al di fuori dei casi di trattamento sanitario per legge
obbligatorio o in cui ricorra uno stato di necessità, sicuramente
illecito, anche quando è nell'interesse del paziente; la pratica del
consenso libero e informato rappresenta una forma di rispetto per la
libertà dell'individuo e un mezzo per il perseguimento dei suoi migliori
interessi. Il consenso informato ha come correlato la facoltà non solo
di scegliere tra le diverse possibilità di trattamento medico, ma -
atteso il principio personalistico che anima la nostra Costituzione (la
quale vede nella persona umana un valore etico in sé e guarda al limite
del "rispetto della persona umana" in riferimento al singolo individuo,
in qualsiasi momento della sua vita e nell'integralità della sua
persona, in considerazione del fascio di convinzioni etiche, religiose,
culturali e filosofiche che orientano le sue determinazioni volitive) e
la nuova dimensione che ha assunto la salute (non più intesa come
semplice assenza di malattia, ma come stato di completo benessere fisico
e psichico, e quindi coinvolgente, in relazione alla percezione che
ciascuno ha di sé, anche gli aspetti interiori della vita come avvertiti
e vissuti dal soggetto nella sua esperienza) - altresì di eventualmente
rifiutare la terapia e di decidere consapevolmente di interromperla, in
tutte le fasi della vita, anche in quella terminale.
Cassazione civile
sez. III 14 luglio 2006 n. 16123
Il concepito
nato malformato, non essendo titolare del diritto a non nascere se non
sano, non è legittimato ad ottenere il risarcimento del danno derivante
dalla mancata informazione della grave disabilità congenita risultante
dall'ecografia.
Cassazione civile
sez. I 23 maggio 2006 n. 12143
Ogni persona fisica può scegliere liberamente le modalità ed il luogo
della propria sepoltura, consentendo espressamente la legge che tra le
disposizioni testamentarie rientrino anche quelle a carattere
patrimoniale (art. 587, comma 2, c.c.). Quando la scheda testamentaria
manca, tale volontà può essere espressa senza rigore di forma attraverso
il conferimento di un mandato ai prossimi congiunti, l'esistenza e il
contenuto del quale costituiscono questioni di fatto, il cui
apprezzamento, riservato al giudice di merito, si sottrae al sindacato
di legittimità.
Cassazione civile
sez. III 15 gennaio 1997 n. 364
La liceità dell'attività medica trova fondamento e giustificazione
non tanto nel consenso dell'avente diritto (art. 51 c.p.), che
incontrerebbe spesso l'ostacolo di cui all'art. 5 c.c., quanto nelle
sua intrinseca legittimità, quale strumento di tutela di un bene,
come la salute, costituzionalmente garantito.
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